venerdì 11 febbraio 2011

Il segreto di Mentana

Cosa c'è dietro il successo del TG de La7?



Ormai il dato è consolidato: il nuovo telegiornale di Mentana su La7 è un grande successo di pubblico, raggiungendo livelli di ascolto prima inimmaginabili per quella piccola rete. Non solo, ma il suo successo ha trascinato anche tutti gli atri programmi di La7.
Quali i motivi? Sembra di poter dire che da un certo punto di vista questo risultato distrugga tutti i comodi cliché sulla televisione.
Infatti, sono indubbi i meriti di Mentana (e la sua storia di brillante direttore di TG a un certo punto cacciato e quindi passato dalla parte delle vittime del potere); Mentana sa fare bene la TV, oltre che il TG; è un bravo giornalista, ecc. ecc. Inoltre rispetto ad altri TG "controcorrente" (come il TG3) non è certo identificabile con una parte politica.

Ma forse esiste anche un'altra spiegazione, che pone maggiore fiducia negli spettatori (nei cittadini italiani!).

Nella teoria classica sui mass media, essi vengono intesi sempre come oggetto di "persuasione occulta". Per quanto questo elemento non sia del tutto assente, questa teoria della comunicazione sembra veicolare l'idea di un pubblico passivo e vittima di un potere invincibile.
Ad essa si oppone la teoria dell'interattività che immagina un ruolo più attivo del pubblico. Credo che questo spieghi meglio il successo di Mentana. Infatti il vero ingrediente "segreto" del suo TG sono le notizie.
Il direttore e i suoi giornalisti per circa 30 minuti, in diretta, danno notizie. Questo è un gesto rivoluzionario, in una panorama informativo avvilente che in genere segue uno schema fisso: poche notizie (10-15 minuti, di cui 5 di "pastone" politico più o meno pluralista), e un sacco di "costume e società": cuccioli di animale in difficoltà, la moda della stagione, le emergenze meteorologiche (è inverno: emergenza freddo! è estate: emergenza caldo!), ecc. ecc.

Questo Mentana lo sa bene: il 7 gennaio 2011 ha aperto il TG dicendo che se si cercavano notizie sulla Befana o sull'esodo dei vacanzieri, si doveva cambiare canale. Schietto e chiaro.

Questo fatto però non investe solo l'informazione: oggi in TV per pigrizia o piaggeria, per paura o mancanza di fantasia, si continuano a produrre spettacoli di bassissimo livello culturale dicendo che questa è "la dura legge dell'audience"; si dice che si vorrebbe fare "la TV d'autore", ma che per colpa del pubblico non si può fare: "nessuno la guaderebbe", si argomenta.
Gli ascolti stratosferici di Mentana dicono il contrario. Il pubblico non è completamente fesso. E' vero che guarda delle cose orrende, ma è anche vero che non ha molta scelta. E quelle poche volte che ne ha la possibilità sceglie la qualità

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