mercoledì 14 ottobre 2009

Orari novecenteschi

Gli operai del cantiere iniziano a lavorare alle 8,00 (vorrebbero anche prima, ma ci sono i regolamenti, d'altra parte loro vengono giù dalla valle entro le 7: "Per evitare il traffico...").
Alle 12,00 precise, scatta la pausa pranzo: non si sgarra, è il momento della calma, per chi non ama il dolce suono del martello pneumatico.
Alle 13,00 si riparte, alle 17,00 si stacca.

Tutti i santi giorni.

Lavoro duro, durissimo in certi casi; pericoloso spesso (non "rischioso").
Però un lavoro con gli orari, cioè le certezze. Si inizia a una certa ora, si finisce ad un'altra. Sabato e domenica non si lavora. La separazione tra vita professionale e vita privata esiste (esiste ancora).
E' anche possibile santificare le feste: domenica non si lavora (non c'è la "consegna"... e non si può dire "sono in ritardo, lavoro oggi e magari anche 'stanotte").

Non sempre funziona così, ma è consolante pensare che esiste una categoria che, di norma, vive ancora nel Novecento. Con le certezze, se non contrattuali e di sicurezza, almeno di orario.

venerdì 9 ottobre 2009

Questione di bilancio

Dunque, la circolare del Ministero dice che per ridurre la diffusione della pandemia è importante: lavarsi le mani, di frequente. Non solo, è anche importante usare il sapone liquido e gli asciugamani di carta.

Bene, bravi, al Ministero pensano proprio a tutto.

Però quest'anno alla scuola (basta prenderne una a caso) mancano 5 mila euro netti netti. E quindi la scuola può scegliere: comprare il sapone? Comprare gli asciugamani di carta? Lasciare che la pandemia faccia il suo corso? Chiedere al Ministero di decidersi: o la grana o l'influenza?

La soluzione sarà la solita: oltre alla carta igienica, oltre ai gessetti, oltre a tutto il resto... pagheranno le famiglie.

Come direbbe l'Abantantuono di Marrakech: "... s'è paradossal!".

venerdì 2 ottobre 2009

"Dagli al giovane"

Ce lo ricordano i sindaci italiani.

Da LaRepubblica.it: "Comuni, basta prostitute e sicurezza. Ora i sindaci se la prendono con i giovani"

Non c'era bisogno di questo studio per capire che aria tira: individui lasciati in balia delle sirene del mercato e poi puniti quando sgarrano.
Un esempio? Mai vista la pubblicità delle bevande alcoliche esplicitamente ai giovani? In tv in prima serata?