mercoledì 23 dicembre 2009

Qualità vs quantità (in televisione!)

Si parla da anni di "qualità", come rimedio alla religione dell'Auditel, il flagello quantitativo che ha ucciso la televisione italiana.
Finalmente la RAI ha fatto qualcosa.
Il massimo, ora, sarebbe avere a disposizione i dati. Per ora si può dire che RAITRE è il canale migliore dal punto vista qualitativo: ci voleva una ricerca, per capirlo?
Però il passo è storico: nel senso che la RAI aveva già questo servizio, negli anni Sessanta e Settanta, si chiamava "indice di gradimento". Ma con gli splendidi anni Ottanta si decise di abolirlo: era molto meglio la quantità: "se fai tanto ascolto, sei bravo", qualsiasi cosa vada in onda. Qualsiasi: dal plastico di Cogne, in avanti.

mercoledì 16 dicembre 2009

La lotteria del posto di lavoro

Insomma, il conflitto tra capitale e lavoro è finito. Ma forse questo è un po' troppo.
Non si pretende di evocare il lavoro come forma di realizzazione dell'individuo (pare eccessivo). Ma la dignità del lavoratore dove è finita?
La storia della lotteria per il posto di lavoro ha già fatto il giro del mondo.
I media stranieri trovano la cosa curiosa e divertente, con lo stesso spirito con cui i TG italiani parlano dei reali d'Inghilterra ("gente davvero originale!").
Dal fordismo siamo passati direttamente al pallottoliere. Ah, ecco adesso ci vorrebbe un bello studio sulle modalità innovative delle aziende italiane per reclutare "i propri collaboratori", come vengono definiti i dipendenti, con un'espressione degna del mega direttore galattico di Fantozzi.
Oltre il lavoro come variabile dipendente del capitale, è la fine della dignità della persona.
Ah, ecco... Buon Natale.