Nel mare di considerazioni che seguono il voto, nel brio dei popolani libertari, nello smarrimento dei veltronisti e nell'indifferenza dei tronisti, un vago senso di quiete sembra mettere d'accordo molti, anche se non tutti. Ici o non ici, pontesullostretto o meno, pare evidente che i telegiornali della sera dimenticheranno il carosello di dichiarazioni in 5 secondi dei leader di formazioni che rappresentavano poco più di se stesse.
Che l'esito del voto non sia così inatteso, lo spiega bene Ilvo Diamanti su Repubblica di oggi.
Che la strategia leghista del 'padroni a casa nostra' dia evidenti risultati, è noto agli studiosi di moschee, ed io e Michele lo abbiamo visto chiaramente nell'analisi della vicenda del centro culturale islamico di Magenta.
Che la sinistra radicale sia stata ritenuta dagli elettori la causa delle turbolenze del governo Prodi, lo possiamo dire con una vignetta di ElleKappa: 'Dispiace che la Sinistra Arcobaleno sia scomparsa'. 'E non sia qui a godersi il frutto del suo lavoro'.
Un parlamento senza De Mita e Mastella è il segnale di una svolta attesa. Le cronache politiche di queste ore ci parlano di un PD con una sua identità precisa che ha fatto piazza pulita della confusione a sinistra, e di un Berlusconi finalmente moderato nei toni. Come sempre, occorre un po' di cautela per cantar vittoria: facciamoci almeno passare la sbronza post-elettorale, per vedere se ci sveglieremo con Mara Carfagna ministro e i 'trombati' eccellenti reinseriti con maquillage in qualche forza politica.
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